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La delusione distrusse i bastioni
posti a difesa dallo sgomento
ed al cadere delle illusioni
questo proruppe in arreso consenso.
Caddero in pezzi ad una ad una
e fu una strage (nell'aria da tempo).
Finiva tutto, anche la sua fortuna che
dileguava in quel rosso momento.
E lui si vide sconfitto e scoppiato
e sbalzato piombт fino in fondo alla china.
Mise in su gli occhi e lassщ diroccato
era il suo personaggio: un fortino in rovina.
Occhi di sangue irrorato
occhi che abbaiano al fato
occhi umettati da qualche paura,
gli specchi di una disavventura.
Toccava il vuoto che c'era sotto le sue dita,
una canzone si volgeva in nenia
e c'era come un puzzo di afflizione sfinita.
Cosм andт, e fu micidiale:
una lezione che non potй dimenticare.
Cosм andт, e fu micidiale:
una lezione che fece tanto, tanto male.
E poi occhi di sangue svanito:
li consola il penultimo dito
mentre due sulle tempie ammortizzano i balzi
di un cuore che и ubiquo e impazzito.
Occhi su quelle vestigia
che si spengono senza piщ vita
nel campo visivo del suo turbamento
(ch'и piщ di un arreso consenso).
C'era come un puzzo di afflizione sfinita
una canzone si volgeva in nenia
ricordava il vuoto ch'era stato sotto le sue dita.
In bocca aveva il gusto di una magagna
il puzzo rese l'afflizione marcita
quella canzone continuт la lagna
e il vuoto assunse dimensione infinita.
Cosм andт, e fu micidiale:
una lezione che non potй dimenticare.
Cosм andт, e fu micidiale
una lezione che fece tanto, tanto male.
Poi si guardт intorno
e i fantasmi lo accerchiavano in girotondo
e ad accompagnarli era tutta la stanza
con la stessa incorporea cadenza.
Era a cavallo di un nuovissimo giorno
sui sentieri del "Destino disadorno"
giщ per valli tipo "Incerta speranza"
sulle spalle il cielo entrato dentro la stanza.