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Viene la sera
E lombra e la quiete.
E sei qui sola.
Sola e rinnegata!
Rinnegata... e felice!
A voi, chiudete.
Sì, sì, noi tutti soli...
E fuori il mondo...
E il Bonzo furibondo.
Suzuki, le mie vesti.
Questobi pomposa di scioglier mi tarda...
si vesta la sposa di puro candor.
Con moti di scojattolo
i nodi allenta e scioglie!...
Tra motti sommessi
sorride e mi guarda.
Pensar che quel giocattolo
è mia moglie. Mia moglie!
Celarmi potessi!
ne ho tanto rossor!
Ma tal grazia dispiega,
chio mi struggo per la febbre
dun subito desìo.
E ancor lirata voce mi maledice...
Butterfly rinnegata...
Rinnegata... e felice.
Bimba dagli occhi pieni di malìa
ora sei tutta mia.
Sei tutta vestita di giglio.
Mi piace la treccia tua bruna
fra candidi veli.
Somiglio la Dea della luna,
la piccola Dea della luna che scende
la notte dal ponte del ciel.
E affascina i cuori...
E li prende,
e li avvolge in un bianco mantel.
E via se li reca
negli alti reami,
Ma intanto finor non mhai detto,
ancor non mhai detto che mami.
Le sa quella Dea le parole
che appagan gli ardenti desir?
Le sa.
Forse dirle non vuole
per tema daverne a morir,
per tema daverne a morir!
Stolta paura, lamor non uccide
ma dà vita, e sorride per gioie celestiali
come ora fa nei tuoi lunghi occhi ovali.
Adesso voi siete per me
locchio del firmamento.
E mi piaceste dal primo momento
che vi ho veduto.
Siete alto, forte.
Ridete con modi si palesi!
E dite cose che mai non intesi.
Or son contenta,
or son contenta.
Vogliatemi bene,
un bene piccolino,
un bene da bambino
quale a me si conviene,
vogliatemi bene.
Noi siamo gente avvezza
alle piccole cose
umili e silenziose,
ad una tenerezza
sfiorante e pur profonda
come il ciel, come londa
del mare.
Dammi chio baci le tue mani care.
Mia Butterfly!
come than ben nomata
tenue farfalla...
Dicon choltre mare
se cade in man delluom,
ogni farfalla
da uno spillo è trafitta
ed in tavola infitta!..
Un po di vero cè.
E tu lo sai perchè?
Perchè non fugga più.
Io tho ghermita...
Ti serro palpitante.
Sei mia.
Sì, per la vita.
Vieni, vieni...
Via dallanima in pena
langoscia paurosa.
È notte serena!
Guarda: dorme ogni cosa!
Ah! Dolce notte!..
Vieni, vieni...
Quante stelle!
Non le vidi mai sì belle!
È notte serena!
Ah! vieni, vieni.
È notte serena!..
Guarda: dorme ogni cosa!
Dolce notte! Quante stelle!
Vieni, vieni!
Non le vidi mai sì belle!
Vieni, vieni!
Trema, brilla ogni favilla
col baglior duna pupilla. Oh!
Vien, sei mia!
Oh! quanti occhi fisi, attenti
dogni parte a riguardar!
pei firmamenti,
via pei lidi,
via pel mare...
Via langoscia dal tuo cor!
Ti serro palpitante.
Sei mia.
Ah! Vien, vien sei mia
ah! vieni, guarda:
dorme ogni cosa!..
Ti serro palpitante.
Ah, vien!
Ah! quanti occhi fisi, attenti!
Guarda: dorme ogni cosa:
Ah! vien! ah! vieni, vieni!
Ah! vien, ah! vien, sei mia!
Ride il ciel!
Ah! Dolce notte!
Tutto estatico damor
Ride il ciel!